I bambini

Il trasloco? Un gioco da ragazzi


Ogni cambiamento radicale può creare disagi nei bambini, specie in quelli più grandi, ormai abituati da maggior tempo agli ambienti, alle cose e a certe abitudini che inevitabilmente si instaurano in ogni famiglia. Traslocare significa poi, molto spesso, allontanarsi dagli amici, un punto di riferimento per gli adolescenti fondamentale o addirittura cambiare scuola. A tutto ciò occorre prepararli prima parlandone e ancora parlandone. Se anche voi avete qualche piccola angoscia, non fatevene accorgere, perché il tono deve sempre essere improntato all’ottimismo e alla gioia per un cambiamento che va fatto vivere come migliorativo. Non alzate mai la voce, anche se le domande si ripeteranno uguali e pressanti.

Promettete, e mantenete la parola nel limite del possibile, di invitare spesso nella nuova casa gli amici più cari. Se proprio volete esagerare (anche se non tutti i pedagoghi sarebbero d’accordo), promettete a trasloco ultimato, che regalerete loro quel gioco che vanno reclamando da tempo e che non avete ancora concesso. Un’altra mossa vincente potrebbe essere quella di farvi aiutare nell’imballo e inscatolamento degli oggetti che gli sono più cari. Ma solo se lo fanno volentieri. Per i più piccoli il distacco, come detto, è meno traumatico, anche se non si deve sottovalutare la loro sensibilità. Parlatene sempre con dolcezza e con entusiasmo prospettando situazioni che sapete possano trasmettere gioia e divertimento. Fate in modo che vivano tutto come un bellissimo gioco d’avventura.

Anche con i più piccini, potete fingere di farvi aiutare mentre riponete nelle scatole alcuni loro giochi. Se sono affezionati a un peluche, a un libro di fiabe o a una bambola, non toglieteglielo: sarà una sicurezza in più. L’ultima notte da trascorrere nell’abitazione va organizzata con un po’ d’attenzione per non trasmettere al bambino un senso di abbandono. Se dorme da solo nella sua cameretta, lasciategli il più possibile oggetti familiari tutt’attorno. Farete un sacrificio in più al mattino, infilando in tutta fretta quanto rimasto nell’ultimo cartone aperto. Se poi avete qualcuno di assoluta fiducia (e a cui il piccolo è abituato), lasciategli vostro figlio già 24 ore prima del trasloco. Lo andrete a prendere a cambio casa avvenuto. Per i vostri figli, piccoli o grandicelli, abbiate un poco di pazienza in più nei primi giorni. E, appena possibile, ricreate quelle abitudini rassicuranti che avevano in precedenza.